Di Lorenzo è il bicampeon più presente

L’analisi

In molti ci hanno chiesto di approfittare della sosta del campionato per confrontare i campioni d’Italia dell’era di Ferlaino con quelli dell’era di De Laurentiis. L’analisi individua 18 bicampeon, 11 degli scudetti 2023-2025 e 7 degli scudetti 1987-1990. I nomi sono riportati nella tabella e rappresentano la storia plurivincente del club. Per 35 anni, Maradona e altri sei sono rimasti gli unici ad aver vinto due campionati con la maglia del Napoli, poi nel maggio 2025 si sono aggiunti in undici. Se Diego è di gran lunga l’autore di più gol nelle annate vincenti, desta curiosità individuare chi sia stato il più presente.

I 18 bicampeon

Il calcolo

La Redazione non si è limitata a sommare le presenze dei super 18 nei campionati vincenti. Nel 1987 il campionato era a 16 squadre e nel 1990 a 18. De Laurentiis, invece, ha vinto campionati a 20 squadre e quindi con più partite. Allora, abbiamo dovuto calcolare in percentuale quante sono state le presenze rispetto al numero massimo di gare che i top 18 avrebbero potuto potenzialmente disputare. Il risultato dell’analisi ci dice che a formare una coppia di gioco, per vicinanza sul campo, quasi sempre presente è quella formata da Lobotka e Anguissa. I due continuano a costituire un asse granitico che garantisce qualità e quantità al gioco di Conte.

Il primato

Se Ferrara è il più presente dei sette degli anni 80, avendo in particolare collezionato molte delle 64 presenze riportate nel grafico quando non aveva ancora compiuto venti anni, Di Lorenzo è il bicampeon più presente degli scudetti recenti e in assoluto nella storia del club, avendo saltato, durante le stagioni vincenti, solo due gare con una percentuale sbalorditiva di presenze pari al 97,4%. Rimandiamo alla pagina wikipedia per tutte le informazioni https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Di_Lorenzo_(calciatore).

Il capitano

Di Lorenzo è il bicampeon più presente ed è dunque un simbolo. Presente, forte, sapiente tatticamente, campione d’Europa con la nazionale nel 2021. Fa parte da tempo della così detta catena di destra che spesso ha portato a far pendere le azioni di attacco dalla sua parte. Con Spalletti sono diventate celebri le sue percussioni in diagonale verso il centro del campo. Costituisce da anni un punto di riferimento per l’ambiente e non soltanto per i gradi di capitano. Indipendentemente dal momento di forma, Di Lorenzo va in campo perché è oggi considerato più di un capitano. Giovanni, tra tutti i capitani della storia del club e non ne sono pochi, scrive di diritto il suo nome a fianco a quello del più forte di sempre.

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