Il tricolore è degli scugnizzi

Corri Scugnizzo

Corri, corri forte scugnizzo, è il momento in cui il tuo sogno diventa realtà. Sono passati veloci i trent’anni che dovevi aspettare tra il terzo e il quarto scudetto. Quelle di una città che non potrebbe vincere spesso sono soltanto favole inventate da chi ti invidia e non poco. Scugnizzo, ti vediamo palpitare allo stadio mentre la curva B ti dedica la coreografia che passa alla storia. La Redazione è presente, compatta come al solito, per vivere il momento indimenticabile. Il popolo azzurro è unito, senza distinzione alcuna, dalle piazze con i maxi schermi alle case imbandierate. Tifosi intrecciati in un unico abbraccio che fa sentire tutti più vivi, più forti. Questo è il calcio, ovunque, ma soprattutto a Napoli dove la passione è con la “P” maiuscola.

Coreografia Curva B

Lo sfogo

Quando l’arbitro ferma il gioco verso la fine del primo tempo per consentire al Var di rivedere un presunto fallo da espulsione, l’interruzione dura troppo tempo. Ci dicono di un problema di comunicazione tra arbitro e Var. In una gara così importante si inceppa la comunicazione. Il tempo che passa a gioco fermo fa salire la preoccupazione alle stelle. La spinta del Napoli è bloccata da un lunghissimo controllo che non dà luogo a nessuna sanzione. Quando alla ripresa del gioco, Scott fulmina il portiere con una mezza rovesciata, lo sfogo del popolo azzurro è disumano. La montagna umana è la stessa tra campo di gioco, spalti e box allestito per il mister squalificato. Si sciolgono le paure, le tensioni. Il Napoli risorpassa l’Inter già in vantaggio e non sarà più ripreso. Il tricolore è degli scugnizzi.

Grazie

Diventa una festa, la festa che volevamo tutti, attesa per settimane, giorni, ore che da domenica scorsa non passavano più. Il tricolore è degli scugnizzi. Con un’aria divorata dai fumogeni, gli occhi piangono ma vengono giù, soprattutto, molte lacrime di commozione. Grazie, Grazie, Grazie, Grazie. Quattro volte. In tanti, in questi mesi, ci hanno fermato per strada per ricordarci la necessità di passare da “nelsegnodelterzo” al “nelsegnodelquarto”. Ecco, il quarto è qui, con noi, con te scugnizzo di Napoli, ma anche e soprattutto con il piccolo Daniele, presente in tutti i cuori della squadra.

Il quarto in Curva A
Il grazie della Curva A

Adesso vai

Di Lorenzo alza la coppa al cielo. Conte è lanciato in aria dalla squadra. Ora, scugnizzo puoi andare. Corri, corri forte, fortissimo, per le strade in festa, verso le rive, per tirare sulla città il tricolore che aveva ormai già ricoperto il mare, https://www.nelsegnodelterzo.com/2025/05/19/napoli-col-cuore-in-gola/. Vivi questi giorni sotto quel tricolore come sotto una magia, la magia della vittoria.

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Una risposta

  1. Lucia Monti ha detto:

    Che giornata ragazzi! Venerdì 23 maggio, una data da scolpire nei nostri cuori e nelle nostre menti dopo un’agonia di mesi, contrassegnati da dolore e sofferenza! Ma chi li ricorda più! Quando Scott Mc Tominay segna il primo goal comincia a sciogliersi la tensione fino al completo rilassamento dopo il secondo goal di Lukaku che trova finalmente la sua riabilitazione! Quello che accade alle 22,48 fa parte ormai della storia:l’apoteosi di una città intera che ci ha creduto fino all’ultimo, sostenendo la propria squadra e il suo allenatore: Antonio Conte, l’artefice di questo miracolo inatteso, ma tanto desiderato! Non abbiamo dormito stanotte, troppo eccitati per far riposare le membra stanche, ma ancora desiderose di abbracci, di strette di mano, di applausi! Che esplosione di emozioni:grazie Conte, grazie alla squadra che hai saputo creare!Vi verremo a osannare lunedì per le strade dove transiterete con i pullman, meritate tutto il tripudio di cui il popolo napoletano è capace! C’è ancora una speranza che ci anima:la permanenza di Conte al Napoli l’anno prossimo, abbiamo bisogno ancora di sognare!
    Grazie 4 volte!

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