Il sarto salentino

Il nuovo Napoli

Fa freddo, le temperature sono scese bruscamente. Al Maradona è anche umido dopo molte ore di pioggia caduta giù negli ultimi giorni. Le undici maglie azzurre, però, non ci fanno sentire nulla. La Redazione è compatta al Maradona per assistere a Napoli Atalanta. La formazione sorprende tutti, anche i sapientoni che in queste ore si sono sforzati di anticipare come Conte avrebbe sopperito alla duplice assenza di Anguissa e De Bruyne in mezzo al campo. E’ 3 4 3 con Di Lorenzo e Gutierrez avanzati a centrocampo e con in difesa i tre terzini che hanno avuto esperienze di difesa a tre con le maglie del passato. Neres e Lang in avanti sono invitati a stare vicino al cigno danese.

L’ultimo editoriale

Dopo l’amorfa prova di Bologna avevamo parlato della sfuriata di Conte e l’avevamo definita strategica. Molti si erano affannati a parlare di giocattolo rotto, di Conte pronto alle dimissioni ma in https://www.nelsegnodelterzo.com/2025/11/09/ci-sta/ avevamo ridimensionato il peso della sconfitta che contro il Bologna di quest’anno può starci e avevamo, considerata l’esperienza, ricordato che Conte non è nuovo a strigliate di quel tipo quando occorre.

La prima cucitura

Il sarto salentino ricuce lo spogliatoio da par suo. Accusa tutti. Non fa sconti a nessuno. Il suo Napoli è campione d’Italia e non può avere cali di tensione, non può mai fare figuracce. La maglia deve uscire dal campo madida di sudore. Conte prende le distanze. Si va a chiudere nel suo eremo a Torino e chiude i contatti con tutti. I giocatori vanno in giro con le nazionali ma nelle loro menti c’è la mancanza della guida salentina. Quando il gruppo si rivede a Castel Volturno il più è stato già fatto. Il gruppo dopo due parole faccia a faccia si cementa come non mai.

La seconda cucitura

Il sarto salentino opera un intervento sullo scacchiere azzurro addirittura magistrale. Utilizza gli uomini che sono rimasti al meglio. Di Lorenzo e Gutierrez vanno a legare i reparti unendo la difesa al centrocampo e il centrocampo all’attacco. Poco importa la bontà della loro prova, è la loro posizione ad accorciare le distanze tra tutti i giocatori. Anche il campo sembra più piccolo. Il Napoli sembra muoversi dagli spalti come un lenzuolo steso al sole e mosso da una leggera brezza. Le maglie sono compatte. Quando Neres e Lang trovano il gol si ritrovano a rifinire azioni che vedono gli azzurri vicinissimi. Il sarto salentino vince, convince ed esce tra gli applausi del Maradona.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *