Il primo pretoriano

Il pensiero di Conte

Analizziamo le scelte di Conte alla nostra lavagna. Dai tanti impegni, il mister è costretto al turn over e quindi andiamo a leggere le presenze consecutive degli uomini che manda in campo a Lecce. Il più continuo è Anguissa che ormai è diventato il primo pretoriano. Ormai Zambo costituisce, con Politano e Di Lorenzo, la guardia principale del condottiero Conte. Soltanto contro il Pisa, Conte ha fatto sedere in panchina Anguissa, salvo schierarlo nella ripresa per risolvere l’incerta questione che si era venuta a creare. Il capitano ha saltato la seconda gara di Coppa per l’espulsione rimediata a Manchester e Politano si è seduto in panchina a Torino per subentrare nella ripresa senza, però, cambiare le sorti della gara.

La lettura dei cambi

Alla lavagna, guardando sotto la linea rossa, possiamo già intuire le intenzioni di Conte. Primo tempo di controllo e poi dentro gli uomini che possano sostituire quelli che stasera hanno la maglia da titolare senza averla avuta anche contro l’Inter. Quindi, se gioca Oliveira, il mister ha intenzione di far entrare Spinazzola per sfondare a sinistra. C’è Lucca e quindi l’asso nella manica è il ritorno del cigno danese. Gioca Lang e allora Neres deve essere pronto a spaccare la partita. Elmas è sistemato a centrocampo e quindi farà spazio a Scott.

L’imprevisto

Fin qui tutto lineare. Arriva, però, l’imprevisto. Juan Jesus provoca un rigore andando ad affrontare l’attaccante nell’unico modo che la sua posizione in quel momento gli consente. La Redazione evita polemiche in queste situazioni dubbie. Passano cinque minuti per prendere la decisione e quindi il giovane Camarda si presenta sul dischetto. I nostri vanno a protestare molto probabilmente per prolungare l’ansia di Camarda. Jesus fa il gesto di doversi mettere le braccia nella maglietta la prossima volta. Sale l’ansia di Camarda che deve anche spostarsi il pallone prima di calciare, su invito dell’arbitro. Il tiro non è molto forte, né molto angolato. Troppo poco per uno squalo in porta sui calci di rigore come il nostro Savic.

Ancora tu

Il primo pretoriano ha siglato la vittoria contro l’Inter. E riparte da dove ci siamo lasciati. Su punizione, il pallone di Neres è perfetto. Nè troppo forte, né troppo debole. Nè troppo lungo, né troppo corto. Il primo pretoriano si avvita in area ed è gol. Non c’è solo questo nella gara di Zambo. Tanta qualità, tanta quantità. Uno strapotere fisico quando il pallone ha un rimbalzo alto e bisogna indirizzarlo. Perso De Bruyne, sarà un enorme problema perdere anche Anguissa per gli impegni con la nazionale.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *