Nello sprofondo

Per gradi

Con la trasferta olandese di Coppa, Conte e il Napoli finiscono nello sprofondo. Era nell’aria da un po’. A Torino avevamo avuto più di un presagio sinistro. In casa del PSV i gol subiti sono addirittura sei e bisogna andare a scomodare le statistiche in negativo. Dunque, scivola giù, sul fondo la truppa azzurra ma lo fa per gradi, non in un colpo solo. Vediamo tutti i problemi che il Napoli si porta dietro e non abbiamo capito se lo fa con la speranza che si risolvano o nell’utopia che non esistano.

Lobotka

Perché il Napoli finisce nello sprofondo. Lobotka è un grande problema ma al contrario. Non è possibile sostituirlo. Non a caso in https://www.nelsegnodelterzo.com/2025/09/08/le-200-maglie-di-lobotka/ la Redazione lo ha considerato il maggiore artefice dei due scudetti dell’era De Laurentiis. Gilmour prova a sostituirlo come nel finale dello scorso campionato ma, nonostante la buona volontà, il confronto non regge in quanto non potrebbe reggere neanche per il 95% dei centrali di centrocampo dei maggiori campionati.

Mancanza di un leader

L’impressione dall’esterno, ma possiamo sbagliarci, è la stessa per molti di noi. Sembra mancare un leader soprattutto quando la barca sta per affondare. Chi incita i compagni quando siamo sotto di tre gol? Vediamo Juan Jesus che è un subentrato ma Anguissa, no. Potremmo dire che Zambo era in serata negativa oppure possiamo pensare che la presenza della stella belga abbia offuscato la sua leadership senza però soppiantarla, creando di conseguenza un equilibrio incerto?

Beukema

Perché il Napoli finisce nello sprofondo. Prendiamo tre dei nuovi acquisti senza voler fare la predica a tutti. Beukema stasera ha grandi responsabilità perché un conto è sbagliare quando la partita è in bilico, altro discorso è farlo quando la gara è ampiamente compromessa. La sua uscita alla ricerca vana dell’intercetto apre una prateria alle sue spalle, della quale l’olandese doveva essere ben consapevole nonostante l’ampia distanza dalla propria porta.

Savic

Savic ha intuito d’accordo, salvò la vittoria contro lo Sporting con un intervento prodigioso. Sa far girare il pallone d’accordo, sa impostare, fare il lancio lungo vecchio stile. Ma noi apparteniamo alla vecchia scuola e secondo la vecchia scuola il portiere in primis deve parare altrimenti in porta facciamo giocare un centrocampista. Dobbiamo tristemente rilevare che sui tiri dalla distanza il gol subito arriva in pratica sistematicamente. Il gol arriva per un problema di impostazione. Prima del tiro, Savic non è piantato a terra e direzionato verso il pallone con un’idea degli angoli da coprire. Sembra un uomo di passaggio che quando capisce che il pallone finisce in fondo al sacco, alza un solo braccio come a dire “io più di questa opposizione che vedete col braccio, non posso fare”. Ovviamente speriamo di sbagliarci e di essere smentiti.

Lucca

Lucca, infine. Offre una buona prova. E’ in crescita ma paga l’inesperienza. Come un frutto acerbo cade nel labirinto delle sue forti emozioni e si lascia andare a un gesto ripetuto che l’arbitro legge nel modo peggiore.

Il modulo

E arriviamo al problema dei problemi. E la chiudiamo qui prima che l’angoscia prenda il sopravvento su di noi. Il problema dei problemi è il modulo. Ma non perché siamo innamorati del 4 3 3 e vogliamo avere ragione anche quando il 4 3 3 fallisce nelle gare in cui è stato messo in campo dal primo minuto. Infatti, al di là della logica preferenza per il 4 3 3 che offre maggior equilibrio in verticale e in orizzontale, il male di questa squadra sta nell’avvicendamento dei moduli. Certo, le grandi squadre devono essere in grado di cambiare assetto ma lo devono fare in corso d’opera quando serve difendere o attaccare alla fine delle partite. Cambiare, invece, impostazione dal primo minuto con una certa frequenza finisce col creare problemi nei giocatori. Una volta così, una volta colì.

Gli equivoci

Può mai essere l’infortunio di uno dei 4 grandi centrocampisti a dettare il modulo? Può Scott oggi giocare da ultimo di centrocampo a sinistra e tra quattro giorni da interno e con o senza una figura come quella di De Bruyne? Individui Conte un assetto di partenza come l’anno scorso quando inserì Scott a Torino e lo mantenga sempre, salvo modificarlo nei finali di gara se occorre. Scelga il 4 3 3 possibilmente perché non si capisce come possa fare Spinazzola stasera ad attaccare alto aspettando il pallone a sinistra e poi a dover fare la diagonale da ultima spiaggia sul contropiede che segna il sorpasso olandese. Proprio non si capisce come possa farlo.

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Una risposta

  1. Antonio ha detto:

    Ma i 9 acquisti sono stati concordati con Conte o gli sono stati imposti? Nel primo caso se non riesce ad inserirli nel gioco è demerito suo e invece nel secondo caso avrebbe dovuto ringraziare e lasciare il Napoli.

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